Il 29 marzo 2022 ci ha lasciati il nostro caro amico Neri Valcado.

Grande è stato il suo impegno nel raccontare la sua testimonianza di ragazzo salito sui monti per unirsi alla lotta partigiana.

Un saluto da tutti noi!

 

Neri e Maura

Neri Casone

 

LINK Articolo su Imperiapost

Giovedì 24 ottobre 2019, presso la Società Operaia Sanremese, si è svolto il simposio "Per una rete dei luoghi della resistenza in Europa"

24ottobre2019 

GUARDA L'ARTICOLO SU SANREMONEWS: LINK

Presentazione della pubblicazione "Giovani matite per la Resistenza" Racconti a fumetti della guerra di liberazione nelle valli imperiesi

 

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Il 23 ottobre 2017 Rivieratime ha intervistato il Presidente dell'associazione "Gruppo Ecologico Martiri della Libertà Partigiani Val Prino" Giuseppe Franciosi al Museo della Resistenza del Monte Faudo.

Guardate il video e leggete l'articolo: LINK

 

lucio

02 agosto 2016

Maura Orengo, presidente provinciale di Libera, scrive:

"Stanotte è mancato il nostro "Grande Lucio" del Presidio Rita Atria di Imperia. La sera del 19 luglio, alla fiaccolata in ricordo delle vittime delle mafie, il nostro Lucio ci ha dato ancora una volta il meglio di sé: il suo voler bene a grandi e piccoli, la sua compassione per chi soffre, la sua voglia di vivere e di esserci per tutti, sempre e comunque. Ora tocca noi esserci, per lui, per i suoi familiari, per il bene e la giustizia per quali si è battuto. Grazie Grande Lucio camminerai sempre con noi e con Rita. Ti mettiamo davanti, con Claudia"

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"I funerali si svolgeranno a Borgo d'Oneglia, giovedì alle ore 16. Ci vediamo tutti là. Un abbraccio fortissimo da parte di tutta Libera Liguria ai suoi famigliari e in particolare a Rita Cersosimo che ha scritto: Non aveva paura a parlarmi della morte. Come non aveva alcun timore di progettare il futuro, fino a ieri. Ci siamo fatti tante promesse e le rispetterò tutte, cascasse il mondo, ma oggi più che mai abbiamo bisogno di unirci, compatti, in questo dolore incolmabile, non limitandoci alle parole, ma iniziando a portare a compimento la prima. Raccogliamo tutte le nostre forze e organizziamogli un saluto "alla Lucio", non un funerale triste e malinconico, ma un nuovo inizio con lui nel cuore. Spesso me ne ha parlato: vorrebbe che tutti contribuissero con le proprie idee per lasciare davvero un segno di lui. Anche se questo è scontato, perché tutti noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, ed è stata la fortuna più grande che potesse capitarci. Oggi mi sento di augurare a tutti di riuscire a trovare un amore così grande. Ti amerò per sempre, è una promessa."

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Per Luciano, riceviamo dal Prof. Vittorio Coletti:
Cara Maura, grazie del tuo ricordo del "Grande Lucio". Avendo seguito attraverso mio figlio, suo fraterno amico, tutte le tappe della malattia di Luciano, credo che alle sue qualità si debba aggiungere anche la forza d'animo con cui ha combattuto contro un male vile e iniquo, che ha colpito un giovane sano di corpo e di spirito come lo sparo di un cecchino perverso. Il modo con cui Luciano ha affrontato le tante operazioni, le innumerevoli e pesanti terapie è una forma, non sembri esagerato dirlo, di moderno eroismo, perché l'impari combattimento Lucio lo ha ingaggiato con serena determinazione, facendo coraggio agli altri, cercando di non angosciare troppo la sua famiglia, offrendo sempre ai suoi amici il volto dell'entusiasmo e della generosità, senza mai smettere di sperare e di voler vivere, come tu hai ben ricordato. In casi come questo misuriamo l'insondabilità e il potere del male naturale, ma anche la grandezza spirituale dell'uomo che cede alla forza distruttiva ma non le lascia la soddisfazione di mostrarsi prostrato o rassegnato o arrabbiato. Al male che lo ha divorato senza che ne avesse alcuna colpa o corresponsabilità, Luciano ha fatto vedere di essere più forte anche quando si è dovuto arrendere, perché gli ha ceduto il suo fisico spossato ma non il suo animo audace e nobile. All'ingiustizia assurda che lo ha abbattuto Luciano ha opposto il suo amore per la giustizia ragionata, quella che l'uomo costruisce con l'impegno, la solidarietà, la serietà quotidiana. A Imperia oggi è mancato un giovane amato da tutti, che ha vissuto con generosità e altruismo la sua troppo breve esistenza. Se credi fa pure girare questa mia mail nel tuo indirizzario.
Un caro saluto Vittorio Coletti

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Per Luciano, riceviamo da Giuseppe Franciosi del Gruppo Ecologico Partigiani Val Prino:
Un vero amico, un ragazzo che sapeva fare e dare molto, un costruttore di legalità fraternità, un costruttore di amore e passione per le sue mille iniziative, un socio del Gruppo Ecologico Partigiani Val Prino degno degli eroi che combatterono per la Libertà di tutti.
Grazie per quello che mi hai insegnato e per la tua immancabile energia positiva nelle idee e nel fare.
Sei sempre con noi Resistente e amico caro di tante battaglie
Ciao, Beppe Franciosi

 

             *Di Vittorio Coletti (pubblicato su La Repubblica il 05.06.16)

In uno dei luoghi più belli e pieni di storia del Ponente Ligure, il Casone dei Partigiani del Monte Faudo, attrezzato e mantenuto da magnifici volontari con una somma tutta nostrana di serietà e ironia, praticità e intelligenza, capita di dover parlare della Costituzione a dei ragazzini delle medie, accompagnati da un generoso professore e dai genitori.

Intorno ho la storia tragica e coraggiosa della Resistenza; i segni palpabili di una vicenda di dolori e di eroismo. So che da quei sacrifici e da quel coraggio è nata la Repubblica di cui festeggiamo i 70 anni e,con essa, due anni dopo, la Costituzione. Ma so anche che la Costituzione ha esattamente la mia età, essendo stata promulgata il primo giorno dell’anno in cui sono nato. E penso: io e la Costituzione siamo del pieno Novecento, del secolo scorso.

E questi bambini sono del nuovo secolo; dell’ormai cresciuto Duemila. Come posso avvicinare queste distanze, senza tradire il  glorioso passato che parla dalle pareti del piccolo museo partigiano di montagna e senza ingannare questi ragazzi di un secolo dopo, inducendoli, magari con un po’ di retorica, a condividere ideali del secolo prima? Ho cercato di farlo, partendo da un dato, che mi è professionalmente familiare: la Costituzione vigente è scritta in un italiano splendido, chiaro come in nessun altro testo legislativo italiano; purtroppo neppure nell’attuale revisione.